In altri periodi (autunno, per esempio) è forse ancora più affascinante scendere nella bassa parmense. Ma anche in una soleggiata domenica di aprile è suggestivo attraversare i vasti e piani territori tra Colorno e Zibello, dove si alternano campi a perdita d’occhio e piccoli abitati, ormai desolantemente quasi abbandonati. È questo il percorso per giungere sugli argini del Po, dove si trova Polesine Parmense e il ristorante “Al Cavallino Bianco”. Guidato e gestito dalla famiglia Spigaroli è da tempo ormai un ritrovo classico per gustare i sapori del territorio e, negli ultimi anni, al centro di una notevole campagna promozionale che gli ha dato particolare visibilità.
Proprio a ridosso del grande Fiume, la struttura racchiude eleganza e storicità: c’è la volontà da parte del personale di dimostrarsi cortese ed efficiente fin dall’inizio. Il servizio però non ha ancora completato il salto di qualità e così anche lo spazio: troppo rumoroso e affollato per essere di classe superiore.
Il menù è importante: una vasta scelta (sia di piatti che nella carta dei vini), ricette tradizionali e più innovative e una serie di menù completi (“L’evoluzione del territorio”, “di Giovannino Guareschi e Giuseppe Verdi”, etc…) che consentono di assaggiare diverse portate.
Tra questi, optiamo per il Menù del Buon Ricordo.
Ci portano una ouverture con strudel di patate e culatello e una tartina con la spuma di parmigiano e ricotta (deliziosi entrambi) accompagnati da un bicchiere di Tamburen (un rosato brillante di loro produzione).
Poi si parte con il menù: ecco il culatello con tutti gli altri salumi di loro produzione. Troppo stagionati sia la mariola che lo strologhino, mentre risultano ottimo il lardo e buono il culatello. Discreti la coppa e la pancetta.
Come primo il Risotto con pesce gatto, gamberi e rosmarino fa una buonissima figura: piacevole l’aroma in bocca, buona la cottura del chicco, forse un po’ troppo liquido (il rosmarino però uccideva molto il sapore del pesce gatto). Abbiamo assaggiato anche i Ravioli con il ripiena di coniglio: ottimi.
Strepitoso il secondo: la suprema di cappone di Giuseppe Verdi. Carne tenerissima, cotta benissimo e con un sapore pieno. Questa ce la si ricorderà per un po’…
Il dessert: scegliamo il Tortino di mele con semi di papavero, gelato alla crema e anice stellato. Buono.
Abbiamo accompagnato con una piacevole Fortana del Taro, dell’Antica Corte Pallavicina, ossia l’altra proprietà degli Spigaroli.
Alla fine spendiamo 65 euro a testa.
Intenzioni e volontà sono da grande ristorante, ma ci sono ancora mancanze (servizio e atmosfera), nonostante la qualità sia buona.
Voto: 7 ½
Ristorante Al Cavallino Bianco, via Sbrisi 2, 43010 Polesine Parmense (Parma), tel. 0524-96136
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