mercoledì 14 aprile 2010

Ristorante Fava

È bello sapere che una passione personale possa diventare un valore per una intera comunità. Come nel caso di Augusto Rinaldi Ceroni e delle erbe aromatiche, cosmetiche e medicamentose che sono diventano carattere istintivo di Casola Valsenio e del suo territorio. Tutto ciò ci viene raccontato con passione dall’oste del Ristorante Fava, al termine di un pranzo interamente a base di erbe e, quindi, degno porta bandiera di questo valore distintivo.

In un ambiente informale, un po’ d’antan e accogliente, il ristorante Fava propone menù degustazione (fissi) che variano con la stagione. Per Aprile e Maggio la proposta è quello primaverile alle erbe aromatiche.

Si parte con tartine alle erbe (erba cipollina, ortica, citronella e crescione) e burrini saporiti con santoreggia e dragoncello: alcune erbe sono un po’ più riconoscibili, altre si perdono nei formaggi che accompagnano.

Il tris di primi comprende: zuppa di malva (molto delicata, con patate per addensare), tortelli di rucola (buoni) e chicche della nonna con aneto e basilico (qui il pomodoro copriva troppo gli altri sapori).

Abbondanti e ricche le portate dei secondi. Ottima la bresaola con carciofi ed erba cipollina, da scoprire la fettina (di maiale) con chenopodium, molto buono e perfettamente cotto lo spiedino di verdura con coriandolo e issopo. Ad accompagnare, verdure fredde aromatizzate (ceci, fagioli, fagiolini, cipolle, zucchine) veramente pregevoli, patate alla salvia (meritano una menzione particolare) e schiacciata con aglio e rosmarino.

Due i vini scelti: un Sangiovese Le More della Cantina Castelluccio di Modigliana (FC) del 2007 che ci è piaciuto perché corposo e pieno e un Sangiovese Cesari 2008 più morbido.

Come dolci ci hanno servito: una torta alla calendula, un pasticcio di margherite (ma i fiori non è che si riconoscessero molto) e una torta pinoli e rosmarino.

Da segnalare il trionfo finale di digestivi alle erbe: almeno una trentina di grappe, amari e liquori prodotti dalla casa, tutti da assaggiare.

Rimproveriamo solo 5 euro di troppo nel conto: 30 euro a testa esclusi i vini, per un menù fisso di questo tipo, è forse un pò eccessivo.

Da gustare anche con l’olfatto. E senza lasciare nulla nei piatti. Neanche i fiori, ovviamente.

Voto: 7

Ristorante Fava, via G. Cenni, Casola Valsenio (Ravenna), tel. 0546-73908

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