mercoledì 9 settembre 2009

Ustarì di du canton

È bello quando al termine di un incontro di lavoro con un cliente si crea quell’atmosfera per cui, serenamente e sinceramente, si va a pranzo insieme. È ancora più bello quando si scopre che il cliente ti ha portato in una osteria segnalata sulla guida Slow Food: è il segnale, spontaneo, di una certa affinità.

È così che siamo entrati alla Ustarì di du canton, poco lontano da Ravenna, sulla strada verso Ferrara. Semplicità e naturalità si percepiscono fin dall’ingresso; il clima è totalmente informale, il servizio cortese.

Purtroppo, essendo un rapido pranzo di lavoro, c’è tempo solo per una portata. Optiamo per un secondo: straccetti di manzo all’aceto balsamico. La carne, estremamente tenera e con una salsa al balsamico perfettamente ponderata, è accompagnata da un tris di contorni: ottime patate arrosto, delicate spinaci e fagioli. Molto positivo. Piacevole anche la piadina (quella più alta) servita assieme al pane.

Ho l’occasione di assaggiare anche i cappelletti con asparagi e prosciutto, serviti in un bel tegame d’acciaio: buoni, forse leggermente saporiti.

Positivo, ma da riprovare in modo più “completo”.

Voto: 6,5

Ustarì di du canton, località Camerlona, Ravenna


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