Ci voleva l’eccezionalità del Festival Filosofia per l’apertura serale de l’Aldina. Il locale, infatti, è solitamente aperto solo a pranzo e, per me, quindi difficile da testare. Ma sabato sera, finalmente, ci è capitata l’occasione.
Già solo per il fatto che l’Aldina è in un appartamento al secondo piano di un palazzo, avevo capito che mi sarebbe piaciuto; e poi l’atmosfera assolutamente informale e cortese.
Il tutto, insomma, concorreva a creare la giusta situazione per una cena in un clima familiare e tradizionale.
Il cibo ha rispecchiato tutto ciò.
Si parte con ottimi tortellini in brodo (piccoli e delicati con una buona separazione del gusto della carne e del parmigiano). Buone, come primo, anche le rosette al prosciutto (con una besciamella molto piacevole).
Per i secondi è il trionfo della carne: segnalazione particolare per gli arrosti misti (manzo, vitello e maiale), ma tenero e gustoso anche il galletto. Una nota di merito anche per i contorni: ottimi i carciofi, le spinaci e i …; da consigliare anche le patate arrosto, croccanti e dolci.
L’abbinamento con un locale Lambrusco Grasparossa di Castelvetro è sicuramente efficace.
Tra i dolci, abbiamo optato per un tradizionale salame di cioccolata (forse un po’ troppo cioccolatoso) e un anomalo budino di zucca (piacevole).
Buon caffè per chiudere e un conto onesto (25 euro a testa), che fa sempre piacere.
È un omaggio alla vera cucina modenese. In un ambiente semplice e rilassante.
Voto: 7,5
Trattoria Aldina, via Luigi Albinelli 40, Modena.
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