giovedì 2 giugno 2011

Antipastoteca di mare alla voliga










Si sale al colle di San Giusto che, con la sua fortezza e la sua chiesa, domina la città triestina: qui in una anonima strada, in un anonimo palazzo ecco l’Antipastoteca.

Entrando ci si ritrova negli anni ’70, in una classica osteria di pesce nei pressi di un porto e, per quanto riguarda gli arredi, al limite (anzi, forse, un po’ oltre) del trash: reti da pesca appese alle pareti, paperelle come decori, tende con i pesci, ritagli di giornali un po’ gossippari alle pareti. Ma ha il suo fascino.

Il servizio è essenziale e senza formalismi. Il menù legato al pescato del giorno, con pochi piatti.

Cominciamo con la serie di antipasti: spuma di merluzzo, schie, orzo con polpetti, insalata russa, calamari con canellini e olive, polpo e patate, cozze gratinate. E anche tre tipi di sarde: in saor, salate e marinate al basilico. Ad accompagnare polenta e pane abbrustolito all’aglio.

Le porzioni sono ricche, i sapori molto gustosi, il pesce fresco e ben cucinato.

Assaggiamo anche un primo: oneste penne al salmone senza infamia e senza lode (la pasta non è fatta in casa e il sugo non eccelle).

Meglio il secondo: i calamari ai ferri con polenta sono buoni e ben cotti (solo la polenta resta forse un po’ anonima).

Abbiamo bevuto un bianco sfuso che accompagna degnamente i piatti.

Alla fine si spende anche il giusto (poco più di 25 euro a persona) con anche un buon caffè per chiudere.

Buon pesce in chiave trash.

Voto: 6/7

Antipastoteca di mare alla voliga, via della fornace 1, Trieste, tel. 040-309606.

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