lunedì 25 febbraio 2008

Into the Wild di Sean Penn

Un film dove dentro c'è una vita. Mi aspettavo una grande fotografia e splendidi paesaggi (uno di quei film per i quali il cinema, e solo il cinema, riescono a restituirti tutte le intenzionalità del regista) e, invece, ho trovato molto di più. Una vita, appunto.
Scelte difficili e quasi incomprensibili, gli ideali e il coraggio, l'amore e l'amicizia, il viaggio e la scoperta, personaggi carichi e pregni di senso: c'è tutto in questo autentico capolavoro di Sean Penn.
Il film trascende l'inevitabile fascino di una storia al limite e vissuta costantemente a rincorrere. Va oltre. Ti costringe a riflettere e a cercare di capire.
Quel "wild" che il protagonista cerca e che inizialmente mi aveva attratto, si perde alle spalle dell'uomo e della sua interiorità che invece emerge con forza drammatica e allo stesso tempo rassicurante.
Poi, il film ti spinge a riflettere sulla storia vera: al di là di tutta la finzione che il buon Penn possa aver inserito nel suo lavoro, c'è anche tanta aderenza ai fatti vissuti da Christopher McCandless. E quando abbandoni la dimensione cinematografica per concentrati sul fatto che qualcuno veramente ha fatto questa scelta, beh, ecco, le domande diventano pressanti e si inizia ad intuire la forza interiore della persona.
Grazie alle grandi capacità di Sean Penn e dell'intero cast, "Into the Wild" ci regala tanto. E questo nonostante, sul finire del film, ciò che si scopre è una verità solo apparentemente banale: la felicità va condivisa. Ma capire questo concetto into the wild è sicuramente un'altra cosa...
Su di me ha avuto effetto: ho passato la notte seguente a scrivere. Per condividere, ovviamente.

Uno di quei film per i quali all'uscita puoi sentirti arricchito.

Voto: 8

A margine: bello anche il sito (www.intothewild.com). Provate a rileggere quello che ho appena scritto con sotto le note della colonna sonora originale.


Nessun commento: